GOST Srl si è trasferita nella nuova sede di Foligno in Via Feliciano Ricci, 17

FAQ
• I sistemi per il trattamento delle acque reflue sono davvero necessari? I miei nonni non hanno mai dovuto preoccuparsi di loro.
I vostri nonni hanno dovuto preoccuparsi molto di più di malattie infettive come tifo e colera che si propagano da acque insalubri. I sistemi di trattamento delle acque reflue sono indispensabili per la tutela dell’ambiente, del territorio e di conseguenza anche della salute di tutti gli esseri viventi.
• Quali tipologie di impianti progettate?
Gli impianti che progettiamo e costruiamo sono modulari e di diverse tipologie. L’acqua reflua ha diverse caratteristiche chimico-fisiche in funzione del grado di inquinamento: la scelta dell’impianto, che depuri efficientemente uno specifico refluo, viene fatta subito dopo lo studio, l’analisi chimica e biologica dello stesso refluo.
• GOST svolge la sua attività solo in Umbria?
No, la nostra azienda lavora su tutto il territorio nazionale ed al estero: gestiamo impianti di depurazione comunali in Sicilia, Calabria tutto il centro Italia, Friuli Venezia e Giulia; abbiamo progettato, costruito ed installato impianti di depurazione per il comune di Castelbuono (BN), per diversi campi base della Saipem in Nigeria e realtà produttive nella città di Kuwait City.
• Quali dati servono per avere un preventivo per un impianto di trattamento acque?
Per avere un preventivo occorre fornire più informazioni possibili circa la situazione, l’ambiente e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. I nostri Tecnici ed Ingegneri sono Vostra disposizione per un sopralluogo tecnico, necessario ed indispensabile, per valutare insieme la soluzione migliore.
• Dove viene scaricato il refluo una volta trattato?
Le acque trattate sono restituite all’ambiente e, secondo il grado di trattamento, possono essere scaricate direttamente nel terreno, in un corso d’acqua superficiale, in fognatura e/o riutilizzate (es. irrigazione).
• GOST fornisce un servizio assitenza post vendita?
Allo scopo di fornire al cliente un servizio ottimale, GOST si è dotata di un servizio post-vendita con personale competente ed adeguati mezzi operativi.
• Perchè sono necessari i sistemi di depurazione per piccole comunità?
La densità della popolazione, la topografia della zona, le condizioni del terreno e numerosi altri fattori sono coinvolti nella costruzione e gestione di un sistema di raccolta delle acque reflue. Aumento dei flussi migratori verso le zone suburbane e rurali rendono più difficile e costosa la costruzione e la manutenzione dele fognature pubbliche e di un impianto di depurazione centralizzato. I sistemi di trattamento per piccole comunità sono spesso la soluzione più pratica ed economica per il trattamento e smaltimento delle acque reflue .
• Sono il proprietario di un’officina meccanica e ho appena comperato un impianto di depurazione GOST. Quali sono le considerazioni per un funzionamento ottimale?
Una buona regola è non abbandonarlo! Il tuo impianto richiede manutenzione periodica pe garantire un ottimo funzionamento ed no scarico idoneo entro i parametro richiesti per legge. Possiamo formarti per saperlo gestire al meglio, oppure puoi affidare a noi la manutenzione.
• Come posso essere sicuro che l’impianto di trattamento delle acque reflue sta facendo il suo lavoro?
Oltre a una manutenzione programmata, è necessario eseguire controlli chimico-analitici per verificare il rispetto dei parametri tabellari secondo il D.Lgs 152/06 e s.m.i. almeno due volte all’anno.
• Cosa sono gli “ABITANTI EQUIVALENTI”?
Secondo il D. Lgs 152/06 - art. 74a per Abitante Equivalente (A.E) si intende il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno. Un abitante residente è un abitante equivalente.
• Cosa sono le acque reflue?
Le acque reflue sono acque inquinate prodotte da diverse tipologie di attività antropica. Le tre tipologie di acque di scarico delineate dal D.L.vo 152/06 sono le acque reflue domestiche, le acque reflue industriali, le acque reflue urbane. Le prime sono acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche (art. 74, c. 1, lett. g),mentre quelle industriali sono qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diversi dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento … (art. 74, comma 1, lett. h). In ultimo, i reflui urbani sono acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato (art. 74, c. 1, lett. i).
• Cos’è la “GRIGLIATURA”?
La grigliatura delle acque reflue è uno dei trattamenti meccanici preliminari a cui vengono sottoposte le acque di scarico all’ingresso degli impianti di depurazione per rimuovere e ridurre i materiali sospesi e galleggianti. La grigliatura può essere eventualmente modulata in due fasi: grigliatura grossolana avente la finalità di intercettare i corpi più voluminosi e in una grigliatura fine intercettante le parti di minori dimensioni.
• Cos’è la disinfezione delle acque reflue?
La disinfezione è generalmente la fase finale della depurazione: è necessaria per l’abbattimento della carica microbica dell’acqua in uscita dall’impianto, riducendola a valori di concentrazione residua accettabili dal punto di vista sanitario e legislativo. I metodi più comunemente utilizzati per la disinfezione dell’acqua prevedono l’aggiunta di ossidanti quali il biossido di cloro , il cloro molecolare, l’ipoclorito di sodio, l’ozono oppure il trattamento con raggi ultravioletti.
• Quali sono i germi patogeni che si possono trovare nell’acqua?
I microorganismi patogeni presenti nell’acqua possono essere divisi in tre tipi batteri, virus e protozoi parassita. I batteri ed i virus possono esistere sia in acqua superficiale che in acqua freatica, mentre i protozoi parassita si trovano principalmente in acqua di superficie.
• Perchè il cloro è cosiderato una sostanza pericolosa?
I disinfettanti dell’acqua sono generalmente ossidanti a base di cloro: la sua pericolosità deriva dal fatto che esso ha la peculiarità di reagire con le sostanze organiche presenti nell’acqua, dando luogo ad una miriade di sottoprodotti indesiderati nocivi per la salute umana e per l’ambiente.
• I vostri sistemi sono sigillati? Come si fa a controllare gli odori?
I nostri sistemi non sono dotati di coperchi o chiusure . l’ossigeno dell’ aria è una fonte imprescindibile per assicurare l’efficienza depurativa dell’impianto stesso. I cattivi odori provengono da una errata gestone dell’impianto di depurazione : la manutenzione ordinaria garantisce il funzionamento e previene danni, talvolta, irreparabili all’ambiente.
• Come potrebbe essere ri-utilizzata l’acqua in uscita da un impianto di depurazione ?
Le acque reflue possono essere riutilizzate secondo specifiche norme per irrigare, come acqua anti-incendio, di processo, di lavaggio, per lavaggio strade urbane, per alimentazione dei sistemi di raffreddamento o riscaldamento cn esclusione assoluta di contatto cn i prodotti alimentari, farmaceutici e cosmetici. (Per approfondire, nella sezione Normative del nostro sito puoi trovare le norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue ai sensi dell’art. 99 co 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i.). Quando l’acqua riciclata non è necessaria può essere scaricata, previa Autorizzazione Unica Ambientale, in fognatura suolo o corsi o bacini d’acqua superficiali. L’acqua riciclata diventa una fornitura di acqua prodotta dalle acque di scarico per sostituire o rabboccare l’utilizzo dell’acqua potabile nelle comunità per diversi usi tra cui l’irrigazione, il sciacquone dei sevizi igienici in riconversione di aree o di nuova concezione, lavaggio dei piazzali, ecc... Quando l’acqua riciclata non è necessaria, può essere scaricata sia nel l’ambiente marino o in corsi d’acqua e fiumi.
• Come devono essere stoccati e smaltiti i fanghi/rifiuti di depurazione?
I fanghi sono i rifiuti prodotti durante il processo di depurazione che devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento. I rifiuti sono classificati in base al CER (Codice Europeo dei Rifiuti): è un codice identificativo che viene assegnato ad ogni tipologia di rifiuto in base alla composizione e al processo di provenienza. Lo stoccaggio di rifiuti in cumuli (deposito temporaneo previsto dagli art. 183 lettera "bb" D.Lgs 152/06 e s.m.i.: lettera modificata dall’art. 28, comma 2, legge n.35 del 2012, poi dall’art. 52, comma 2-ter, legge n.134 del 2012, poi dall’art. 11, comma 16-bis, legge n. 125 del 2015) deve avvenire in aree confinate, per categorie omogenee di CER e protetti da eventi atmosferici a mezzo di apposti sistemi di copertura (D.M. 161/2002); possono essere tenuti in deposito fino a 10 metri cubi nel caso di rifiuti pericolosi al massimo per un anno. Il prelievo dei rifiuti compreso il loro trasporto verso un impianto di trattamento o recupero deve essere gestito con precise regole e norme. devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento, secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore, con cadenza almeno annuale, indipendentemente dalle quantità: 1) in deposito, quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 10 metri cubi nel caso di rifiuti pericolosi o i 20 metri cubi nel caso di rifiuti non pericolosi nell’arco di un anno. 2) il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute (D.LGS. N. 152/2006 ART. 183) - Per lo stoccaggio temporaneo, i cumuli devono essere realizzati su basamenti impermeabili resistenti all’attacco chimico dei rifiuti che permettano la separazione dei rifiuti dal suolo sottostante. L’area deve avere una pendenza tale da convogliare gli eventuali liquidi in apposite canalette e in pozzetti di raccolta e di nuovo sottoposti a processo di depurazione. Lo stoccaggio di rifiuti in cumuli deve avvenire in aree confinate; i rifiuti devono essere protetti dalle acque meteoriche e dall’azione del vento a mezzo di appositi sistemi di copertura (D.M. 161/2002).
• Perché, dopo essere stati per decenni utilizzati come concimi, i fanghi di depurazione vengono ora vietati in agricoltura?
I fanghi di depurazione sono sottoprodotti della depurazione delle acque di scarico: il loro divieto è stato deciso ai fini della tutela del suolo e della salute. Lo spandimento dei fanghi nei terreni è regolato dal decreto legislativo n. 99/92. Negli scorsi decenni, è stato utilizzato per la concimazione ,sebben questa tendenza stia decisamente diminuendo. Infatti, se è ver ce i fanghi di depurazione contengono pregiate sostanze nutritive come il fosforo e l’azoto, è altrettanto vero che essi trasportano e lasciano penetrare nel suolo anche metalli pesanti e sostanze cancerogene generate dalle attività industriali e artigianali nonché dalle abitazioni private (ad es. residui farmaceutici, sostanze odoranti ormoni artificiali). Per decidere se un fango può essere destinato all’agricoltura o allo smaltimento sono necessarie caratterizzazioni analitiche ben precise.
• Ho intenzione di aprire un autolavaggio di grandi dimensioni e vorrei informazioni circa il tipo di impianto per la depurazione delle acque reflue.
Il dimensionamento e il tipo di impianto non può essere scelto secondo modelli reiterati e standard, ma solo dopo la verifica e lo studio di molti fattori e variabili. Contattaci!
• Ho una lavanderia. Che tipo di impianto di depurazione devo installare e perché?
Il dimensionamento e il tipo di impianto non può essere scelto secondo modelli reiterati e standard, ma solo dopo la verifica e lo studio di molti fattori e variabili. Contattaci!
• A chi mi devo rivolgere per ottenere un’autorizzazione allo scarico?
Per chiedere l’autorizzazione unica ambientale (AUA) per lo scarico di acque reflue depurate, ci si rivolge allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) o, dove assente, all’ufficio preposto del Comune ove lo scarico è ubicato.

GOST Srl - Via Feliciano Ricci, 17 - 06034 FOLIGNO (PG) - P. IVA 02265650545 - Tel. 0742.21719/0742.24651 - Cell. 335.8400788