
Gli impianti di verniciatura producono una elevata quantità di acque reflue relative al lavaggio delle attrezzature di verniciatura.
Acque reflue di impianti di verniciatura
Verniciatura ad immersione, concerie, inchiostri colorati per stampa
Le acque reflue di impianti di verniciatura in effetti non dovrebbero più esistere grazie all'applicazione dei moderni concetti di coagulazione. Tuttavia, talvolta non si riesca ad evitare lo smaltimento dell'acqua ricircolata degli impianti di verniciatura. In alternativa, è possibile trattare adeguatamente l'acqua di verniciatura ricircolata per poterla successivamente riutilizzare negli impianti di lavorazione.
Le acque reflue dei processi di verniciatura contengono, oltre a residui di vernice e di pigmenti disciolti o non disciolti, anche impurità di ogni tipo, oli e grassi minerali od organici, solventi e microbi in quantità variabili.
In questo caso non si deve solo neutralizzare l'effetto dei formulati chimici inutilizzati, ma anche legare, depurare e separare le impurità dall'acqua.
La difficoltà consiste nel fatto che la composizione delle acque reflue non è mai determinabile con estrema precisione e nemmeno le analisi sono in grado di definirla in modo assoluto. Perciò le relative funzioni degli impianti possono essere standardizzate solo in parte. Perciò le relative funzioni degli impianti possono essere standardizzate solo in parte.
Idealmente le acque reflue possono essere riutilizzate dopo il trattamento. Così è possibile risparmiare costi relativi all'acqua e allo smaltimento.
I sistemi offerti da proaqua comprendono, tra l'altro, i seguenti elementi:
coagulanti e flocculanti,
biocidi,
separatori di liquidi leggeri / oli / grassi e separatori a coalescenza
apparecchiature di flottazione
filtri (filtri a cartuccia, filtri a sacco, filtri a nastro, ecc.)
filtrazione a membrana (micro-, ultra-, nanofiltrazione)
apparecchiature di disinfezione (chimica, catalitica, UV)
La nostra forza è la combinazione di tecnica e chimica, in grado di dare risultati affidabili solo se le due componenti sono reciprocamente integrate con precisione.
Per ulteriori informazioni sono a vostra disposizione i nostri ingegneri e tecnici di processo.
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7.3.7 Tecnologie di trattamento dei reflui di verniciatura
Pur introducendo tecnologie che aumentano l'efficienza di trasferimento e il recupero dell'ovespray, è inevitabile che una parte della vernice sia in ogni caso persa, per cui è necessario conoscere bene i sistemi che consentono di trattare tali rifiuti in modo razionale ed economico. I sistemi descritti nel seguito sono necessari per tutte le aziende che per varie ragioni devono continuare ad utilizzare vernici a solvente e possono essere utilizzati da aziende di ogni dimensione. Hanno un costo d'acquisto proporzionale alla quantità di liquidi da trattare, ma grazie alle loro caratteristiche si ammortizzano in breve tempo.
Il trattamento di flocculazione nella verniciatura a solvente
Nel caso di vernici a solvente, esistono sul mercato flocculanti in grado di "associare" in particelle solide le goccioline di vernice disperse nell'acqua, facendole flottare o depositare all'interno della stessa cabina, dalla quale possono poi venire asportate direttamente con l'ausilio di appositi impianti filtranti, o manualmente. Tali coagulanti possono essere di natura solida (argille) o liquida (alcalini o acidi).
I più comuni di solito sono insolubili in acqua e si presentano al microscopio sotto forma di flocculo. Questi flocculi assorbono le sostanze presenti nelle acque in virtù della loro elevata superficie interna, che è dell'ordine di 300/400 m2 per grammo. Nel caso delle vernici a solvente il coagulante è influenzato minimamente dalla natura della vernice, sia essa poliuretanica, nitro o poliestere.
Il trattamento di flocculazione nella verniciatura all'acqua
Il trattamento con flocculanti, nel caso delle vernici all'acqua, si complica enormemente, poiché e opportuno che esso non sia eseguito direttamente nella cabina, ma in un apposito impianto a parte, costituito da grandi vasche di flottazione/sedimentazione. Si utilizzano in genere tre prodotti:
Flocculante: è un additivo polimerico, che consente la flocculazione delle goccioline di vernice emulsionate nell'acqua della cabina in minuscoli fiocchi.
Flottante/flocculante: è un polielettrolita ad alto peso molecolare, che consente di accelerare il processo di flottazione (galleggiamento in superficie) o flocculazione (deposito sul fondo) dei fiocchi di vernice coagulati in precedenza.
Regolatore di PH: è importantissimo assicurare un PH tamponato al valore ottimale di "lavoro" del flocculante, affinché il processo sia sotto controllo e mantenga una buona efficienza nel tempo.
L'aggiunta dei vari additivi deve avvenire in apposite vasche di decantazione di dimensioni notevoli (per due cabine a velo d'acqua occorrono vasche da 4 m3 a 6 m3), giacchè il processo di formazione dei fiocchi e della loro successiva flottazione/flocculazione è molto lento e influenzato dalla velocità dell'acqua.
La scelta degli additivi per il trattamento delle vernici all'acqua deve adeguarsi alla vernice utilizzata, previa prova di laboratorio, in quanto il processo è molto influenzato dalla natura del polimero. Se si cambia la vernice all'acqua tali prove devono essere ripetute, in quanto, con molta probabilità, occorrerà cambiare gli additivi che si utilizzavano con la vernice originaria.
Molto spesso il solo prodotto chimico non è sufficiente per un'ottimizzazione del risultato finale; sono infatti molto importanti sia le caratteristiche dell'impianto di depurazione e di recupero dei fanghi, molte volte non adeguati, sia i metodi di trattamento e dosaggio dei prodotti stessi.
A causa della natura delle vernici a base acqua e della conseguente difficoltà di portare in superficie i flocculi ottenuti, il miglior sistema di depurazione è quello in discontinuo, con il recupero dei fanghi dal fondo dell'ispessitore.
Poiché il risultato del trattamento è strettamente influenzato dalla concentrazione di vernice in acqua che, se troppo elevata, non permette un'evidente chiarificazione della stessa, è necessario depurare immediatamente i reflui, senza aspettare la conclusione dei primi cicli di verniciatura e il raggiungimento di concentrazioni elevate di vernice in acqua.
Nelle vasche delle cabine di verniciatura, dove si spruzzano vernici a base acqua, è indispensabile utilizzare, oltre ai flocculanti, degli specifici battericidi ed antischiuma non siliconici. Gli impianti di recupero dei fanghi di vernice a base acqua, infatti, producono una quantità di fanghi molto superiore rispetto alle vernici a base solvente, e, per la loro natura organica, danno origine a cattivi odori. E' opportuno pertanto collocare gli impianti all'esterno. L'impiego di prodotti biocidi permette di combattere efficacemente la degradazione dei componenti delle vernici a base acqua, distruggendo i microorganismi responsabili di questi fenomeni e operando un'igienizzazione degli stessi impianti. Gli antischiuma sono necessari per eliminare la grande quantit à di schiuma che si forma a causa del continuo sbattimento dell'acqua.
Attualmente gli impiantisti, per risolvere il problema alla radice, stanno suggerendo, per i prodotti all'acqua, cabine a secco, in quanto evitano tutte le problematiche legate alla cabina a velo d'acqua con trattamento chimico.
I defangatori
I defangatori sono apparecchi che consentono di ridurre le spese per il trattamento delle acque e la manutenzione delle cabine a velo d'acqua, poichè riducono i tempi di pulizia, il consumo di acqua, flocculanti e solventi di lavaggio, migliorando le condizioni di lavoro. Le cabine vengono equipaggiate con un dosatore automatico di flocculante e un sistema di scrematura dell'acqua di superficie. Il dosatore di flocculante permette:
di ottenere un consumo regolare di prodotto nuovo, evitando così i sovradosaggi a inizi settimana e le mancanze di fine settimana;
di avere un rapporto costante tra i volumi d'acqua e di flocculante.
I defangatori sono a comando automatico e danno i seguenti vantaggi:
il cambio dell'acqua nelle cabine di verniciatura non deve essere eseguito prima di 12 mesi;
lavorando con una estrazione del fango in continuo, il volume dell'acqua delle cabine può essere diminuito fino al 70%;
il fango, estratto automaticamente, ha un volume molto ridotto, grazie alla facile disidratazione;
la concentrazione delle sostanze nocive presenti nell'aria in emissione diminuisce sensibilmente;
i costi di manutenzione alle cabine si riducono, con risparmi di oltre il 90%.












