
Il letame è formato dalle deiezioni solide e liquide degli animali allevati in stalla, miscelate con i materiali che costituiscono la lettiera. Il letame presenta una sostanza secca di circa il 15-30%. Le caratteristiche del letame dipendono da vati aspetti: dal tipo e dalla quantità di lettiera, dalla specie animale. Il letame degli ovini e degli equini è molto asciutto, ricco di elementi nutritivi e produce molto calore durante la fermentazione, per cui viene utilizzato molto in agricoltura e floricoltura per preparare i cosiddetti “letti caldi”. Il letame suino invece è molto acquoso e di poco pregio. Quello bovino presenta caratteristiche intermedie.
Il cattivo uso dei reflui zootecnici provoca inquinamento sia del terreno , sia delle acque superficiali e profonde e sia dell'atmosfera dovuti a:
- eccesso di azoto con conseguente allettamento dei cereali e peggioramento della qualità del prodotto.
- eccesso di nitriti provoca tossicità alle piante
- eccessivo apporto di manganese, rame, zinco che vengono assorbiti dai vegetali che diventano tossici per le persone e per gli animali
- eccessivo apporto di semi di malerbe
- sapori e odori sgradevoli
- microrganismi patogeni
Comunque sono degli ottimi fertilizzanti sia per l'apporto degli elementi nutritivi che contengono, sia perché migliorano la struttura del terreno. Permettono un risparmio nell'acquisto dei concimi chimici.
Il tenore in azoto delle deiezioni e la loro qualità agronomica sono influenzati da numerosi fattori che hanno peso, alcuni, sulla qualità escreta (condizioni di allevamento, razione alimentare ed in particolare tenore proteico e qualità delle proteine) ed altri sulle perdite che si verificano durante la conservazione (tipologia degli stoccaggi, trattamenti di stabilizzazione, di separazione dei solidi, ecc.) ed al momento e successivamente alla distribuzione (sistemi di distribuzione ad alta e bassa pressione, per strisciamento o interramento; presenza o assenza di vegetazione, ecc.).
• il volume per:
- dimensionare la capacità di stoccaggio;
- impostare correttamente i piani di concimazione;
- verificare se i volumi di reflui prodotti si discostano da quelli calcolati indirettamente;
- dimensionare gli impianti di trattamento dei reflui.
• le caratteristiche chimiche per:
- loro corretta utilizzazione nella fertilizzazione delle colture;
- individuazione delle tecniche di trattamento e per il dimensionamento degli impianti.
La composizione degli effluenti varia in funzione:
1. della specie allevata;
2. del tipo di stabulazione;
3. della razza;
4. del tipo e della quantità di materiali di lettiera;
5. dello stadio fisiologico;
6. della taglia degli animali;
7. del tipo di alimentazione;
8. della produttività.
Impianti di trattamento consigliati:
- sistema biologico aerobico a fanghi attivi












